Kaizen ( 改 善 ) è la composizione di due termini giapponesi, KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore), e significa cambiare in meglio, miglioramento continuo. È stato coniato da Masaaki Imai nel 1986 per descrivere la filosofia di business che supportava i successi dell’industria Nipponica negli anni ‘80 con particolare riferimento alla Toyota tanto da rappresentare il sinonimo di Toyotismo.
Il Kaizen come strategia comportamentale si riferisce ad una pratica diretta al miglioramento costante dei processi manifatturieri, Ingegneristici e di business management secondo una logica bottom-up che recentemente ha trovato applicazione nella sanità, Psicoterapia, Coaching, oltre ad altre industrie non manifatturiere quali istituti bancari ed industrie del terziario avanzato.
Il Kaizen è un processo quotidiano il cui scopo è il miglioramento dell’efficienza produttiva soprattutto attraverso la umanizzazione del posto di lavoro:
- Disegnando la linea produttiva ed i processi ad essa collegati seguendo le esigenze del Lavoratore;
- Eliminando progressivamente il lavoro pesante e/o ripetitivo (“muri”) con ampio ricorso a processi automatizzati;
- Formando continuamente il personale attraverso processi di riqualificazione tecnologica e stages di apprendimento dedicati;
- Addestrando il personale all’utilizzo del metodo scientifico per trovare ed eliminare gli sprechi (“muda”);
- Coinvolgendo e facendo identificare il personale con la Vision aziendale.
Secondo l’approccio Kaizen, l’umanizzazione del posto di lavoro, ad ogni livello e coinvolgendo qualunque processo aziendale, comporta un aumento della produttività: “l’idea è quella di nutrire le risorse umane dell’azienda elogiandole ed incoraggiandole alla partecipazione delle attività legate alla Qualità”.
Il personale dell’Organizzazione, dal CEO fino all’addetto alle pulizie, tanto quanto tutti gli stakeholders (per i processi ad essi dedicati), è tutto inderogabilmente coinvolto nel processo di miglioramento e nella gestione della Qualità.
La costruzione dei processi aziendali avviene attraverso il massiccio ricorso al Team Work:
- trasformazione del management aziendale da Controller a Team Leader con spostamento del recruitment verso soggetti capaci di leadership carismatica e di coaching;
- potenziamento dei momenti di ascolto e dei canali comunicativi tanto interni quanto esterni (reporting, auditing, monitoring, B2B relationship, stakeholders embedding, customer relationship management, etc.);
- implementazione di riunioni periodiche dedicate al miglioramento (Kaizen Events) che non si limitano alla c.d. Management Review prevista dalla EN ISO 9001 ma che avvengono settimanalmente a livello di team;
- La gestione del cambiamento (Change Management) attraverso delle sessioni dedicate (Blitz Kaizen) affidate al Quality Manager che ne cura la preparazione, la gestione e le attività di follow-up in veste di facilitatore.
L’approccio Kaizen rischia quindi di essere una sfida molto ambiziosa, soprattutto per le PMI (ma non solo). Per questo avviare un processo di coaching può spesso essere la chiave di volta per ottenere risultati tangibili.