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Coaching e Autorealizzazione

Il libro “Fra dire e fare… Coaching” di A. Angeletti (2018) spiega, in modo divertente e pragmatico, come il Coaching possa essere un potente catalizzatore di cambiamento positivo nelle nostre vite personali e professionali (e nelle nostre aziende, settore a cui mi dedico da decenni, prima come manager-coach e poi come coach professionista).

Elenca ed argomenta, in modo preciso e frizzante, 19 punti che aiutano il lettore a comprendere ed iniziare ad esperire come un percorso di coaching aiuti le Persone ad andare oltre quello che ritengono oggi possibile ed a superare le limitazioni che si trovano inevitabilmente ad affrontare verso la realizzazione di se stesse.

A questi 19 punti, tutti importanti e fondamentali per la buona riuscita di un percorso di coaching ne aggiungerei un altro che, in realtà, è sotteso ad ognuno di essi ed al loro insieme e traspare in filigrana nel libro:

Il Coaching è una alleanza.

Mentre in varie altre professioni il risultato richiesto al professionista si raggiunge con una prestazione intellettuale in carico soprattutto al professionista che agisce in prima persona, si pensi ad un medico che ti opera mentre sei addormentato o ad un consulente che ti elabora una strategia per te, da seguire passo per passo, avvalendosi delle SUE competenze, il coach allena TE ad elaborare la TUA strategia migliore per raggiungere il miglior obiettivo PER TE raggiungibile, avvalendoti delle TUE competenze attuali e future.

Allearsi per allenarsi in modo etico, competente e relazionalmente esperto a raggiungere il miglior obiettivo autorealizzativo raggiungibile, diventando la migliore versione possibile di se, come persone, professionisti, team, aziende, società è, infatti, il meta obiettivo del coaching.

L’allenamento all’eccellenza autorealizzativa (cioè di realizzazione concreta della propria essenza valoriale, del proprio “dono” da scoprire e donare a se stessi ed al mondo, come lo chiamava Picasso) è poi piacevolmente contagioso, una volta che ci si è allenati ad individuare ed incarnare, di volta in volta, il proprio miglior se ed i relativi propri migliori obiettivi ed a fare chiarezza nel gioco di specchi di alibi e limitazioni interne (“inner game”) ed esterne a noi, non ci si accontenta più di giocare nella serie C della propria vita (dove non sono soddisfatti ne i bisogni materiali ne quelli valoriali), ne in serie B (dove sono soddisfatti o gli uni o gli altri), ma si inizia a puntare alla serie A (dove sono soddisfatti sia i bisogni materiali che quelli valoriali) ed allo scudetto (dove si diventa dei campioni nel farlo e si diventa addirittura punto di riferimento per gli altri).

L’alleanza, allora, diventa spesso tendere alla realizzazione di un obiettivo che trascende la nostra stessa esistenza individuale e ci collega a qualcosa di più grande di noi, un obiettivo spirituale, come quello che portò me, insieme ad altri colleghi visionari, a fondare, nel luglio del 2009, nel castello di Santa Severa una alleanza professionale ed umana comune per puntare addirittura a voler migliorare noi stessi e la società in cui viviamo, attraverso il coaching professionale e che non poteva partire se non da valori comuni, molti dei quali richiamati in questo libro.

Alleanza che si è poi estesa, tra varie Associazioni professionali di Coaching, operanti in Italia e confassociate in ConfassociazioniCoaching, per iniziare a parlare alla governance politica del nostro Paese ed al suo pubblico per diventare la versione migliore di se stessi e di società possibile (tanto per rimanere in tema di obiettivi sfidanti 😉

L’invito a te lettore del libro è quello di non accontertarti di una vita, famiglia, professione, azienda, Paese di serie C o B, ma di raccogliere la sfida di allenarti per portarli tutti in serie A e, magari vincere il tuo scudetto, per diventare un esempio e punto di riferimento per tutti noi.

Difficile!?

Certo, ma anche il viaggio più lungo ed entusiasmante comincia con un piccolo semplice passo…

Fallo ora, trova gli alleati giusti e fallo!

Perché non c’è nessuna gloria nel giocare al ribasso con la propria vita e nessun vantaggio nel farlo, né per te, né per tutti noi. Bonne Courage!

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