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Il team bloccato

Fase 1 : nasce un’idea

Il cliente è un’azienda con cui ho già una relazione di business. Simona, HR Manager, capo europeo di una multinazionale global, leader nel settore elettromeccanico, mi chiama con la solita urgenza.

“Alessandro, abbiamo un problema con uno dei leader del Management Board di Bigville” (grande città europea che terremo riservata per rispetto del segreto professionale, i fatti descritti si sono realmente svolti nell’estate del 2008).

Interessante… penso io. Deciso a vederci più chiaro, parto con le domande di scoperta: “Cosa intendi dire, Simona?”

“Il Sales Manager ed il Country Manager non trovano modo di collaborare tra loro, spesso si lamentano l’uno dell’altro chiedendo l’intervento della Direzione Europea per risolvere le loro dispute.

Abbiamo pensato ad un intervento di coaching individuale per il Sales Manager, che è il più aggressivo dei due, altrimenti non ci resta che spostarlo nella branch tedesca.”

Continuo con il discovery questioning: “Quali sono, in concreto, i comportamenti dei due manager?”

“Il Sales Manager parla male del Country Manager, dice che non gli permette di raggiungere i suoi budget di vendita, “mettendogli i bastoni tra le ruote”, non c’è più fiducia reciproca: entrambi si mettono in cattiva luce nell’Headquarter Europa.”

“Capisco..” – intervengo – “e gli altri membri del management Board di Bigville cosa fanno?”

“La Responsabile Finanziaria e l’Operations Manager sono turbati da quello che accade e non lavorano serenamente, così come tutto il resto del personale locale; anche qui, nell’ Headquarter Europa, io ed il CEO ti confesso che ‘non sappiamo più che pesci prendere’.”

“Come mai avete pensato al coaching per uno dei due manager litigiosi?”

“Conosciamo già i benefici del coaching, ne riconosciamo l’efficacia per sviluppare le persone, quindi pensiamo così di accrescere la performance del Management Team di Bigville, che gioca un ruolo importante in Europa.”

“Simona, mi parli di un obiettivo di Management Team e di un intervento solo sul Sales Manager, come mai?” (applico la tecnica del ‘confronto’ di Carkhuff)

“Beh, perché riteniamo che lui ne abbia più bisogno degli altri, …ma in effetti, ora che mi ci fai pensare, forse sarebbe opportuno intervenire su tutto il Management Team.”

“Buona idea. Ti preparo una proposta di intervento sistemico per il Management Team, con qualche intervento di Executive Coaching sui singoli componenti.”

Il primo passo è stato quindi quello di trasformare un’idea di bisogno del cliente in un’opportunità più concreta ed efficace.

Ora la scommessa era presentare il progetto ai partecipanti e far sì che ne fossero ingaggiati.

Fase 2 : il coinvolgimento

In un progetto di Executive Team Coaching il modo con cui viene presentato l’intervento ai partecipanti è fondamentale.

E’, infatti, particolarmente utile permettere loro di effettuare uno spostamento di posizione:

DA: “Il Sales Manager ha dei problemi caratteriali”

A: “Il Team deve trovare nuove modalità più efficaci per individuare e raggiungere i propri obiettivi”

Con questo paradigma in mente, ho presentato il progetto di Management Board Team Coaching, prima ai power sponsor: l’HR Manager ed il CEO Europa, poi al Country Manager ed infine ai singoli componenti del Country Management Board, riuniti per l’occasione.

In tutte queste conversazioni è stato importante porre l’accento sul come determinare e realizzare obiettivi di questo specifico team in maniera eccellente, in questo specifico contesto operativo (Paese, Mercato, Azienda, ecc).

E’ fondamentale, infatti, per l’Executive Team Coach, maturare la capacità di percepire, realmente ed autenticamente, la situazione con approccio sistemico, pena l’inefficacia o, addirittura, la dannosità dell’intervento.

Fase 3 : l’accoglienza

Con questo tipo di presentazione, tutti i partecipanti si sono resi disponibili ed attivi, senza alcuna resistenza, con l’aspirazione condivisa di diventare un team eccellente lavorando nell’area di convergenza sistemica tra individui, team, azienda, mercato.

Riassumendo, le fasi sono state:

  • Analisi dello spazio problema del Team (con CEO ed HR Manager Europei, poi con Country Manager e poi, successivamente, con un fine tuning presso i Team Member);
  • Predisposizione progetto di intervento ed approvazione;
  • Somministrazione strumenti di analisi online in pre work (personality test, team effectiveness test);
  • Analisi dei risultati dei test, predisposizione del materiale da presentare in aula e dei report composite ed individuali;
  • Workshop di condivisione dei risultati di gruppo (As is) e di co- generazione nuove modalità di Team Effectiveness (To be)
  • Alcune sessioni di Executive Coaching individuale ai componenti del Management Team per supportarli nella transizione verso le nuove modalità operative co-generate e co-definite nel team stesso (in coerenza con il proprio contesto sistemico);
  • Follow up Team Coaching per supportare il team nel nuovo percorso intrapreso verso la propria Team Excellence.

Quanto conta la versatilità ?

Come in qualsiasi altro intervento di coaching, conta molto lo stile del coach, la sua autenticità, le metodologie apprese negli anni, la capacità di adattamento al contesto.

Conta molto anche la capacità di lavorare in tempo reale con le “caratteristiche emergenti” del sistema Team e che si osservano nell’evolversi della situazione in presa diretta (presenza).

Una struttura del processo è indispensabile, ma pensare che tutto andrà esattamente come previsto, nell’Executive Coaching come nell’Executive Team Coaching, è pura illusione. L’aver maturato una forte resilienza personale del coach verso incertezza e cambiamento, permette di risultare presenti ed efficaci nel team coaching e di stimolare una simile preziosa resilienza nei Coachee.

Ogni Team (ed ogni Coachee) ha qualcosa di identico a tutti gli altri team, qualcosa in comune solo con alcuni gruppi, qualcosa di assolutamente unico e specifico.

Per raggiungere risultati straordinari è necessario catalizzare il team ad individuare e fare tesoro della sua peculiare unicità e delle specifiche differenze tra le persone che lo compongono che, contrariamente alla diffusa aspirazione verso ‘l’omologazione risolutrice’, è la vera fonte di eccellenza del team.

Conclusione del caso

Il Management Team, dalla data dall’intervento in poi, occupa le prime posizioni nella classifica interna delle migliori performance tra i Team europei.

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